Cantare di Chiara, Manipolazione: Introduzione e novella di Dolores

 




3) MANIPOLAZIONE

Movimento cristiano a deriva settaria: culto del fondatore, assoluta sottomissione, sostituzione delle Scritture con i suoi insegnamenti, voto di unità e rifiuto delle critiche, assolutizzazione del gruppo, culto della sofferenza, isolamento

Il professor Orlando Fedeli (1933-2010), storico brasiliano di origine italiana e di matrice cattolica tradizionalista, presidente dell’Associazione Culturale Monfort, ha qualificato i Focolari “Come una fratellanza universale ed ecumenico- religiosa, umanitaria, antropocentrica, con la propria tolleranza verso lo spirito delle società segrete. Non sorprende che Chiara Lubich ha ricevuto il premio Templeton della Massoneria.” (da Ferruccio Pinotti, La setta divina.)

Cari cattolici tradizionalisti, naturalmente siete voi il più grande sponsor vivente di Chiara Lubich. Finché continuerà a prosperare il vostro cattolicesimo orripilante, tra odio per gli omosessuali, appropriazioni della “famiglia tradizionale”, strizzate d’occhio ai trumpiani alla Steve Bannon, strizzate d’occhio ai putiniani, strizzate d’occhio all’estrema destra neofascista… Beh, il mito della grande religione universale basata sull’amore continuerà ad albergare nel cuore di molti.

Ma torniamo a Chiara. Perché vogliamo escludere che abbia progettato tutto a tavolino? Che abbia studiato le persone che la circondavano, che magari abbia inventato, almeno in parte, le sue visioni, che abbia agito come una vera e propria leader di una setta? La prima domanda che può sorgere è: ma Chiara lo possedeva, almeno,  il concetto di "setta"?

Non sono in grado di rispondere direttamente, ma, prima di iniziare la nostra esposizione, vorrei raccontarvi una novella, come fa spesso l'autore del Decameron, per introdurre una delle giornate del suo libro. La prima narratrice di questa storia fu Marilen Holzhauser, seguita da Igino Giordani, in Storia di Light, e sarà la sua versione che prenderemo come riferimento. Credo che la novella di Dolores, più di molti altri discorsi, potrà rendervi l'idea del clima che si respirava a Trento, quando Chiara era giovane. Se i contenuti vi sembrano poco adatti ad un pubblico di minori (e quindi a tutti i popi), avete ragione: infatti la prima volta che ho letto questa storia, dalla testimonianza di Marilen, era nel Giornale Gen 3, e sappiamo che i Gen 3 sono, di fatto, le persone più adulte e scafate del Movimento.


LA NOVELLA DI DOLORES




Siamo nel 1949 (attenzione a questa data), nella "casetta" di Via Cappuccini, dove Chiara e le prime compagne accolgono gli indigenti.

Si presentò una ragazza a chiedere ospitalità: fu accolta perché ci videro Gesù. Ma chi la conosceva sbigottì avendo saputo che era una ragazza di costumi equivoci.

Le ragazze di Trento sono tutte integerrime e affiliate all'Azione Cattolica, ma guarda caso sanno sempre tutto, come un perfetto servizio di spionaggio, e sono in grado di documentare per filo e per segno lo stile di vita delle donne "di costumi equivoci". E Dolores lo è in grande stile, ma stranamente non ha problemi a farsi dare vitto e alloggio proprio dalle focolarine, per di più dopo avere raccontato a Marilen la storia della sua vita, anche se sta rivelando tutti i complotti d'Italia.

Ogni martedì andava in chiesa alla comunione eucaristica per portar via l'ostia consacrata e consegnarla ai massoni (così eran chiamati) per la loro "messa nera". Abbandonata dalla madre ella, all'età di 13 anni, si mise a vivere la stessa vita della madre.[E quale sarebbe?] Aveva contratto relazioni con figuri da cui era stata indotta, chissà come, a consacrarsi al demonio. Ogni giorno leggeva la formula di consacrazione al demonio. In quel tempo nella stampa inglese si leggeva che a Londra il culto di Satana aveva raggiunto un'ampiezza ignota nello stesso Medio Evo.

Immaginiamo Igino Giordani, seduto tra gli scaffali della Biblioteca Vaticana, che consulta la "stampa inglese" e viene a sapere dello straordinario culto di Satana a Londra. In Inghilterra, in Francia, e negli altri paesi avanzati, secondo l'immaginario degli italiani, si sfornavano le mode più singolari, che poi minacciavano di diffondersi dalle nostre parti.
Ma Dolores che recita ogni giorno la formula di consacrazione al demonio... Vi ricorda per caso qualcosa?

Essa era alloggiata presso suore, le quali, avendo scoperto il sacrilegio, la espulsero. Ella si rifugiò presso un falso parente e, seppur quattordicenne, iniziò una vita tanto perversa da essere espulsa dal paese dalla polizia. Girovagò da sua madre a un ospedale, da una casa fino al sanatorio, finché conobbe la massoneria ed ebbe modo di procurare le ostie consacrate per la messa nera. Nelle sue esperienze non era escluso il comunismo, la fondazione di sedi A.C., fingendosi buona per poi portare al male tutti gli ascritti. Dimessa dal sanatorio nel '49 dormiva nelle sale del PC a Trento, ma le grandi foto di Lenin e di Stalin la impressionavano, per cui su informazioni di una vecchietta si era recata al focolare dove a Marilen, che l'aveva accolta con materno amore, raccontò tutta la sua vita.

Che la massoneria fosse molto attiva e che si infiltrasse ovunque con le sue reti di interesse, è cosa nota, ma direi che, di tutte le attività a cui si dedicava, quella di rubare le ostie per celebrare delle "messe nere" era proprio l'unica mancante. Personalmente ho avuto modo di visitare degli edifici costruiti da architetti massoni nel Settecento e Ottocento (per motivi di interesse culturale, precisiamolo o finirò per fare anch'io la vita equivoca di Dolores) e ho scoperto che la massoneria credeva molto nella "fraternità" e la cementava con dei propri riti, legati al tema della morte e della risurrezione; mi è venuto da sorridere, immaginandomi Chiara che apre un dialogo con i fratelli massoni, per le tante cose che li accomunano alla spiritualità dell'Ideale. E invece no! Faccio notare che Giordani, la prima volta che cita le messe nere, ha l'onestà intellettuale di precisare che sono gli abitanti di Trento a chiamare "massoni", impropriamente, i satanisti... Ma quando li nomina di nuovo, utilizza proprio questo termine, identificandoli in pieno con il culto del demonio. Bravo politico, demonizzare sempre l'avversario!

Certo è che ci voleva proprio la creatività di uno come Licio Gelli, per suggerire a Dolores di fingersi "buona" e fondare delle finte sedi di Azione Cattolica. Non lo nomino a caso: seppur ancora giovane, nel dopoguerra era già attivo, per il suo Piano di Rinascita Democratica dell'Italia. A Licio Gelli le ostie consacrate non interessavano molto, credo, però aveva capito bene l'animo borghese ed il fascismo eterno (come direbbe Umberto Eco) del popolo italiano: i frequentatori medi dell'A.C. sono fermamente convinti di essere i "buoni", e talmente boccaloni da farsi indurre al male da una ragazzina di quattordici anni. Però Gelli non avrebbe apprezzato particolarmente le frequentazioni di Dolores con il Pc, visti gli orientamenti della sua "Rinascita", ed è probabilmente per quello che lei si sentiva inquietata dai quadri di Lenin e Stalin, che la sede di Trento esponeva, come se fossero il quadretto di Gesù Abbandonato.

Le focolarine ne parlarono al vescovo, il quale sapeva già qualche cosa; e tanto s'adopravano a stornare la ragazza. Chiara intervenne a modo suo, rapido e deciso; volle troncare quell'attività e, avendo saputo che Dolores aveva messo da parte un'ostia, condusse le compagne dove la disgraziata abitava [Ma non era senza casa?]. Due, Aletta e Marilen, salirono su e le intimarono di consegnare l'ostia minacciandola di far salire la polizia. Spaventata Dolores consegnò una bustina con dentro l'ostia. Aletta la prese; le focolarine recarono il deposito sacro all'episcopio (chiuso: le due di pomeriggio in agosto). Il 28 agosto, giorno di Sant'Agostino, Dolores stessa a vedere Chiara cedette spontaneamente l'ostia che aveva presa; e riconobbe nello sguardo di lei Gesù, e chiese di confessarsi: per denotare il mutamento di vita, volle mutar nome, e si chiamò Maria. Marilen, che era vicina, scorse il confessore con gli occhi invasi di lacrime.

Scommetto che era l'arcivescovo Carlo De Ferrari a sapere che Dolores faceva la prostituta; non se ne perdeva una, delle donnacce misteriose, se considerate che ha presentato lui la Pantera Nera alle focolarine, su richiesta di Frate Jacopa. Come al solito Chiara, essendo Gesù in persona, è in grado di fare il miracolo; il vescovo sapeva "qualcosa" del traffico di ostie, ma non si dava tanta pena per fermarlo, al punto di lasciare negligentemente chiuso l'episcopio ad agosto, quando la gente deve andarsene in ferie; a dire la verità, il miracolo lo ha fatto la polizia, dato che Dolores era già spaventata e aveva già ceduto la busta prima che Chiara arrivasse, ad Aletta e Marilen, al solo sentirla nominare. Evidentemente la massoneria non era infiltrata nelle forze dell'ordine. Sant'Agostino si prende anche lui del satanista di striscio, essendosi convertito "da una vita di peccato" in sincrono con Dolores e, per finire, rimane il mistero di perché la ragazza abbia raccontato tutti i suoi misfatti a Marilen, la prima volta che si è presentata in focolare, dal momento che solo ora vuole convertirsi, per garantire il finale strappalacrime (del confessore).

Foco vide il miracolo negli occhi delle pope, poche ore dopo che, in diligenza, salivano a Sella Valsugana, dove lui era sceso dalla baita di De Gasperi, e nel risalire poi insieme alla baita Paradiso a Tonadico egli sentì la narrazione; e soprattutto la festa di figlie che hanno reso onore al Padre.

Fermi tutti... Abbiamo capito bene? Questa storia è l'ultima avventura che Chiara vive prima di salire in montagna... E vivere il Paradiso '49??

Voi cosa ne pensate? Una storia di ostie rubate e di consacrazioni a Satana incide profondamente nell'animo ipersensibile di Chiara, inducendola a vivere allucinazioni legate proprio all'Eucarestia? Ero già arrivata a pensare che ci fosse qualcosa di esoterico nel patto di Chiara e Foco, che "patteggiano" con Gesù offrendogli il loro "nulla".

... Oppure c'è qualcuno che, così come ha inventato quest'assurda storiella di Dolores, ha confezionato anche le visioni del Paradiso '49, sulla falsa riga?

Prossimo post: Manipolazione, parte I 


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