Chi siamo




Salve a tutti! Io sono Marfisa, ringrazio la mia carissima amica Tanya per avermi coinvolto nel suo coraggioso progetto. Come potrete leggere nel blog nostro "gemello", è stata lei a propormi di parlare dei Focolari. Ma Marfisa è pazzerella come Astolfo, come Orlando, come Bradamante: noi viviamo tra donne, cavalieri, armi, amori...Senti, Tanya, le ho proposto, perché non creiamo una Biblioteca Carismatica Focolarina? Se dobbiamo "morire" per il Movimento, almeno moriamo in mezzo ai libri! Che poi, come vedrete, non si tratterà solamente di libri, ma anche di canzoni, video, materiale di ogni tipo. La Biblioteca Carismatica Focolarina  vi stupirà! 


Chi sono? Marfisa è il nome di una paladina dell'Orlando furioso, ma, vi avverto subito, la mia identità di genere è "fluida". Mi definirei un "hidalgo focolarino", uno che ci ha creduto nel Movimento, nonostante tanti mi prendessero in giro, perché ero tra i più idealisti, uno dei più accesi sostenitori, volevo essere il primo dei cavalieri al servizio della paladina Silvia Lubich "Chiara". Ma alla fine mi sono dovuto arrendere, come tanti altri volonterosi, che prima di me sono partiti dal Castello, per andare alla ventura. Noi focolarini, belli schierati sugli spalti del nostro Castello Esteriore, aspettavamo sempre l'arrivo dei draghi e degli eserciti in marcia (per convertirli ed abbonarli a Città Nuova, sia chiaro!).  Ma niente di tutto ciò si presentava all'orizzonte, che rimaneva deserto, come quello dei Tartari di Dino Buzzati. 

Alla fine l'ho compreso anch'io, come i tanti altri che prima di me avevano appeso le lance al chiodo: non erano i draghi, a riempire la nostra vita, ma solamente il mostruoso Nulla che girava per le stanze del castello, su e giù, avanti e indietro, per le belle scale progettate da Carlo Fumagalli, l'architetto dei Centri Mariapoli. Il Nulla si annidava dietro i sorrisi, le televisioni sempre accese sui video di Chiara Lubich, le sedie messe in cerchio per gli incontri; ho provato a parlarne con tutti, ho provato a raggiungere, salendo un piano dietro l'altro, la Torre dove stavano I Responsabili, per avvisarli che  il Nulla stava mangiando tutto. E' finita che mi hanno messo all'angolo, e mi sono dovuto espellere da solo.


Ennesimo focolarino che lascia, però il cavallo
rimane del focolare 


La B-C-F vi aprirà subito le porte con una spiegazione introduttiva, dopodiché potrete avere accesso gratuito a tutte le collezioni. Ringrazio la mia collaboratrice fedele, Giuliana da Norwich, che tiene aperta la biblioteca mentre io sono in giro, come il grande umanista Poggio Bracciolini, a recuperare i vecchi manoscritti sepolti nelle soffitte degli antichi Gen. 

Volete sapere tutto, ma proprio tutto, dei Focolarini? Vorrebbero saperlo anche loro; seguiteci, non ve ne pentirete!

 Prossimo post: Don Chisciotte e la letteratura focolarina 

Commenti

  1. Mi ritrovo molto nella combinazione di queste due metafore, il paladino che attende invano l'arrivo dei Tartari

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  2. And it is that VOID, a bottomless hole inside our spirit, that we had to endure for years, before being able to live as human beings once again. Love the picture comment: "...but the horse belongs to the Focolare".

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  3. Ahahahah meraviglioso. Ottima idea questo blog, vi faccio i miei migliori auguri. E se posso essere utile, do' una mano volentierissimo.

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    1. Grazie, sicuramente, se trovi dei titoli da inserire nella biblioteca, proponi pure. Da veri filologi, riesumiamo tutto!

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  4. Excellent ! Merci beaucoup. J'attends la suite, c'est genial !!!

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  5. Inizio a leggervi solo. Per il momento solo: complimenti.

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